Pagamenti elettronici, quali differenze ci sono tra la carta di credito e quella di debito? Cosa sapere

Vi siete mai chiesti quale siano le differenze tra la carta di debito e la carta di credito? Le modalità di pagamento sembrano simili ma ci sono dettagli da conoscere.

Tutti noi utilizziamo una carta per i pagamenti elettronici. C’è chi usa la carta di credito e chi quella di debito, ma che differenze ci sono? I pagamenti elettronici si sono ampiamente diffusi negli ultimi anni. Presentano, infatti, interessanti vantaggi. Il pagamento tramite carta è veloce, permette di snellire le file alle casse, rende automatica la gestione contabile ed evita di dover recarsi in filiale per prelevare contanti.

Le differenze tra carta di credito e di debito
Le differenze tra carta di credito e di debito: quali sono (Nspower.it)

L’operazione è sicura e registrata tanto da risultare obbligatoria in alcune circostanze. Parliamo, ad esempio, dell’accesso a Bonus e incentivi attivati dal Governo. Per confermare la spesa sostenuta occorre necessariamente che la transizione sia elettronica. Ai cittadini la scelta di usare una carta di credito o una carta di debito. Entrambe sono strumenti alternativi al contante in grado di offrire alti standard di sicurezza e affidabilità ma in cosa si differenziano?

Carta di debito e di credito, le differenze da conoscere

La più grande differenza tra le due tipologie di carte riguarda l’addebito delle spese. Con la carta di debito ogni singola operazione di prelievo o pagamento viene subito addebitata sul conto corrente nell’esatto momento in cui si effettua il pagamento. Utilizzando la carta di credito, invece, le spese vengono addebitate successivamente a rate oppure in un’unica soluzione. Generalmente entro 30 giorni oppure entro la metà del mese successivo a quello in corso.

Le differenze più rilevanti tra carta di debito e credito
Le differenze più rilevanti tra carta di debito e credito (Nspower.it)

Un’altra differenza riguarda il plafond. La carta di debito permette di spendere o prelevare restando nel saldo a disposizione sul conto corrente associato alla carta stesso. Quella di credito prevede un plafond non superabile dal cliente nel mese corrente. Il limite, però, potrebbe anche essere superiore alla somma disponibile in quel momento. Significa che il titolare può utilizzare la carta per spese eccedenti la reale disponibilità su conto. Ecco perché si chiama di “credito”.

Altra differenza, i limiti delle operazioni. Se di debito la carta può essere usata per prelievi e pagamento con limiti specifici giornalieri o mensili. Se di credito occorrerà rispettare la disponibilità residua della carta concessa in base alla capacità di rimborso del titolare.

Concludiamo con le operazioni e servizi disponibili. La carta di debito permette di effettuare operazioni bancarie agli sportelli automatici come bonifici o versamenti mentre quella di credito no. Non tutte le carte di debito, però, sono accettate nei Paesi fuori dall’UE anche se collegate ai circuiti V-Pay/Maestro. Sia la carta di credito che quella di debito, infine, possono essere abilitate ai pagamenti online.

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