Affitti: arriva il codice identificativo e rischi 8000 euro di sanzione

È in arrivo un importante novità per i proprietari di casa che concedono l’immobile in affitto: stiamo parlando del codice identificativo.

Per i proprietari di casa che concedono il proprio immobile in locazione, dal prossimo anno è previsto un nuovo obbligo di legge: il codice identificativo. Il mancato rispetto di tale disposizione espone il proprietario dell’immobile locato alla possibilità di percepire una multa che può arrivare anche ad 8000€.

Affitti e obbligo codice Cin
Affitti brevi, nuove norme – NSpower.it

La commissione di bilancio del Senato ha dato il via libera a all’introduzione del codice identificativo nazionale (Cin), che sarà obbligatorio per tutti i proprietari di immobili concessi in affitto turistico o breve. Stiamo dunque facendo riferimento ad una tipologia di locazione ben precisa, che si identifica nei bed and breakfast o nelle case vacanze.

Affitti e codice identificativo: tutto quello che c’è da sapere

La legge ha stabilito l’obbligo da parte del proprietario di casa di esporre il codice identificativo nella struttura, ma anche sui siti e sulle pagine online. Il mancato rispetto di questa regola determina l’applicazione di multa che bastano da 800 euro e possono arrivare anche a €8000.

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Cosa cambia nella normativa degli affitti – NSpower.it

Ma questa non è l’unica novità prevista per il 2024. Infatti, i proprietari di immobili che affittano per brevi periodi la loro abitazione devono rispettare anche le misure di sicurezza che prevedono la presenza di estintori e rilevatori di gas funzionanti.

Il codice Cin rappresenta una misura anti-evasione che serve a contrastare la cosiddetta economia sommersa che sembra essere particolarmente forte in questo settore. Sarà dunque obbligatorio non solo essere muniti del codice identificativo nazionale, ma anche di esporlo.

Per quanto riguarda le disposizioni sulla sicurezza, queste sono state approvate con un subemendamento che ha imposto l’obbligo di dotare gli immobili affittati per brevi periodi di determinati dispositivi di sicurezza. In particolare parliamo di estintori portatili, che devono essere disposti a 100 metri lineari gli uni dagli altri. E dei dispositivi antincendio che sono in grado di rilevare il monossido di carbonio.

Per ottenere il codice è necessario rivolgersi al Ministero del Turismo seguendo la procedura telematica che serve a presentare la specifica richiesta. A questa dovrà poi essere accompagnata una dichiarazione sostitutiva, in cui sono presenti tutti i dati catastali dell’immobile concesso in locazione.

I proprietari sono obbligati ad esporre il Cin sia nella casa che viene affittata che sugli annunci online. Il mancato rispetto di quest’obbligo prevede l’applicazione di sanzioni piuttosto salate. La totale assenza del codice può portare all’applicazione di una multa che può arrivare a €8000. La mancata esposizione del codice prevede molte che vanno da 500 a €5.000.

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