La pensione prima dei 71 anni diventerà praticamente impossibile

Prepariamoci al peggio: l’età pensionabile aumenterà ancora. In futuro sarà impossibile andare in pensione prima dei 71 anni.

La legge Fornero verrà mai superata? Forse sì ma, secondo le previsioni degli esperti, inevitabilmente l’età pensionabile continuerà ad aumentare e, in futuro, smettere di lavorare prima dei 71 anni sarà praticamente impossibile.

Aumento dell'età pensionabile
In futuro andremo in pensione a 71 anni/ Nspower.it

Se pensate che lavorare fino a 67 anni sia troppo sappiate che a breve lo riterrete un sogno. Tra qualche anno infatti, quasi certamente, sarà impossibile andare in pensione prima di aver compiuto 71 anni. A dirlo è il nuovo rapporto OCSE. L’età pensionabile, con buona pace di chi spera nel superamento della legge Fornero, continuerà ad aumentare. Non solo: per i più giovani sarà impossibile avere un assegno previdenziale decente se smetteranno di lavorare a 67 anni. Le previsioni per gli anni che ci attendono non sono rosee.

Pensioni: ecco il futuro che ci aspetta

Addio pensione a 67 anni. In futuro l’età pensionabile potrebbe salire fino a 71 anni. Anche qualora non fosse così, per ottenere una pensione almeno adeguata a far fronte al costo della vita, non sarà possibile uscire dal lavoro a 67 anni. Vediamo cosa prevedono gli esperti.

Pensione a 71 anni
L’età pensionabile continuerà ad aumentare/ Nspower.it

Questa sarà la conseguenza inevitabile di due fattori: l’allungamento dell’aspettativa di vita media e gli anni di contributi. L’aspettativa di vita media continua a crescere e questo provoca un progressivo spostamento in avanti dell’età pensionabile perché, per non crollare, l’Inps non può erogare pensioni per 40 anni.

In secondo luogo ci sono i contributi: i giovani iniziano a lavorare in modo stabile e continuativo sempre più tardi. Non è più come una volta quando si iniziava a lavorare con contratto a tempo indeterminato subito dopo la laurea o il diploma. I “millenials” e, ancor più, la generazione Z difficilmente a 67 anni avranno il requisito contributivo minimo sufficiente per poter andare in pensione.

Inoltre c’è un ultimo fattore da considerare: l’importo della pensione. Più andiamo avanti e più i lavoratori saranno tutti dei contributivi puri. La pensione, quindi, verrà calcolata tenendo conto dei contributi versati e dell’età di uscita dal lavoro. Se una persona ha pochi contributi e smette di lavorare presto, la sua pensione non raggiungerà nemmeno l’importo dell’Assegno sociale.

Secondo la vigente normativa in materia previdenziale, non è possibile accedere alla pensione a 67 anni se l’importo di questa non è pari almeno a quello dell’Assegno sociale. Per quanto si possa sperare in un cambiamento radicale del sistema, bisogna anche considerare che uno Stato deve mantenere un equilibrio tra entrate e uscite.

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