Se il datore di lavoro ti contesta illeciti disciplinari devi fare subito questa cosa

Se il datore di lavoro solleva contestazioni disciplinari, ecco cosa devi fare immediatamente.

Quando il vostro datore di lavoro, nell’esercizio dei suoi poteri , decide di dare una svegliata per qualche infrazione che pensa abbiate fatto, dovete seguire una procedura un po’ particolare. Si chiama procedura disciplinare ed è il cuore pulsante dell’articolo 7 dello Statuto dei lavoratori, alias la legge n. 300 del 1970.

Affrontare le contestazioni
Sanzione disciplinare: decisione del datore di lavoro – NSPower.it

Prestate attenzione, perché questa procedura presenta diverse fasi:

  • Contestazione degli addebiti: immaginate il vostro capo che vi consegna un documento con le vostre presunte violazioni. Vi trovate ufficialmente nella fase di contestazione degli addebiti.
  • Giustificazioni del lavoratore: ora tocca a voi! Potete rispondere a queste accuse entro cinque giorni, compresi i giorni festivi. Questa è l’occasione per esporre la vostra versione e difendervi.
  • Sanzione disciplinare: dopo aver ascoltato le vostre giustificazioni, il capo decide se infliggervi una sorta di “penalità lavorativa”. Potrebbe quindi giungere una sanzione disciplinare.
  • Impugnazione del lavoratore: se non siete d’accordo con la pena inflitta, avete il diritto di ribellarvi! Potete fare appello al giudice del lavoro, ma prima è obbligatorio tentare la conciliazione con il vostro capo.

Risposta alle contestazioni: strategie di difesa

Focalizziamoci ora sulla vostra risposta alle accuse. Avete cinque giorni, compresi i giorni festivi, per inviare una risposta scritta o verbale al vostro capo, magari con l’assistenza di un rappresentante sindacale per un tocco drammatico. Potete affrontare il problema nei due modi: contestando punto per punto le accuse  o riservandovi la difesa per il momento opportuno.

 

 Diritto di impugnazione
Risposta alle contestazioni: definire la strategia di difesa – NSPower.it

E ora, una considerazione sulla procedura stessa:

  • Affissione del codice disciplinare: deve essere esposto in un luogo accessibile a tutti i lavoratori, proprio lì dove si è verificata la presunta infrazione (verificate che sia così, altrimenti la sanzione potrebbe essere annullata).
  • Tempestività della contestazione: la contestazione dei fatti deve avvenire tempestivamente per garantire la vostra possibilità di difesa, con chiare indicazioni sui dati delle condotte addebitate.
  • Specificità delle contestazioni: le accuse devono essere specifiche, con chiari riferimenti temporali e descrizioni dettagliate delle condotte addebitate.

La mancanza di contestazioni tempestive e specifiche costituisce motivo di nullità delle eventuali sanzioni. Ricordate che, in base alla giurisprudenza, la immodificabilità dei fatti contestati implica che la sanzione disciplinare non può basarsi su fatti diversi da quelli indicati nella contestazione. Se viene applicata una sanzione disciplinare, deve conformarsi a quanto previsto nel contratto collettivo nazionale ed essere proporzionale alle condotte contestate.

Infine, se il capo ritiene di aver subito danni a causa della vostra condotta, deve avviare un’apposita azione legale per l’accertamento e la quantificazione dei danni. Questo è al di fuori dell’ambito della procedura disciplinare.

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